mercoledì 1 agosto 2012

Ambasciatore di vita

Sotto il gelido raggio della luna,
l’upupa, ascolta
e tace il suo monotono canto.
Tra grovigli e arbusti; ode il crepitio di fiamma…
Il cielo striato d’argento,
ora si tinge vermiglio.
A quale disperazione si torcono,
gli alberi e le case nella valle,
in attesa, dell’ultimo anelito?
Al loro posto,
vuoto e cenere resterà
e una rondine solitaria volerà su quell’ombra,
ormai infranta.
Io ho lasciato il cuore,dentro quelle mura,
che il fuoco non giunga,
dove pianti soffocati di bimbi, straziano l’anima
e come l’inferno, i sogni minaccia.
Ma una sirena rompe il silenzio,
adesso c’è chi salverà il salvabile,
prima che intorno sia spenta ogni speranza.
Immota e limpida acqua, giunge con te,
mentre il nero fumo al sole,
fila e si perde…
E se un giorno colei che ti aspetta,
ti attenderà invano,anima grande,
come Omero decanta gesta d’eroi,
lei saprà che, anche per te,
come per loro,
la vita è un gioco
e tu, vigile, la tieni per offrirla
nel palmo della mano.


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